Ho sempre guardato con ammirazione la persone che svolgevano attività di volontariato per la generosità d'animo che impiegavano per farlo. Quando sono venuta a conoscenza del progetto, non ho esitato un secondo a partecipare ed è stata una delle esperienze più significative che io abbia fatto. Sono partita da Pordenone con l'aspettativa di essere utile e di trasmettere qualcosa a coloro che ne avevano bisogno, in realtà con il passare dei giorni ho capito che erano loro a donare qualcosa a me. Hanno rallegrato le mie giornate con l'affetto e la gratitudine che tras
mettevano attraverso i loro sguardi e i loro sorrisi; ma la cosa di cui gli sono più grata e che mi hanno regalato qualcosa che non potrò mai dimenticare: la speranza.
“La paura può farti prigioniero. La speranza può renderti libero.” Valentina Furlan 3ASC
Settimana lavorativa alla mensa Caritas di Roma, Giovanni Paolo II
Alcuni studenti (soprattutto ragazzi provenienti dal Tecnico Turistico e dai Servizi Sociali) hanno potuto sperimentare una settimana lavorativa alla mensa Caritas di Roma, Giovanni Paolo II, in cui hanno potuto fare esperienza di un vero incontro con gli emarginati. L'attività è stata corredata dagli incontri degli esperti della provincia e da ulteriori chiarimenti e riflessioni attivate in classe durante l'orario scolastico nelle ore curriculari dalla prof.ssa Buttignol Paola.
Durante il soggiorno a Roma i ragazzi hanno vissuto intensamente i momenti di preparazione e di pulizia degli ambienti mensa e sono stati coinvolti nella distribuzione pasti, ma ciò che li ha segnati maggiormente è stato l'incontro con gli ospiti che ha permesso loro di incontrare persone vere, con storie dure e che, nella verifica finale e durante l'esperienza, hanno permesso di rileggere anche la loro storia con occhi diversi e senza un 'sentito dire' condizionante e, a volte, fuorviante.
Clicca sull'immagine qui a fianco per vedere il videodocumento dell'esperienza Romana.
Articoli
Nella settimana compresa tra il 13 e il 18 aprile 2015 quattordici ragazze, frequentanti le classi terze e una quarta dell’istituto Flora di Pordenone, hanno aderito al progetto “Orizzonti di volontariato” e si sono recate a Roma, dove hanno svolto attività di volontariato presso la mensa Giovanni Paolo II della Caritas. Il servizio alla Caritas è un’esperienza che lascia il segno e che ti mette di fronte a una realtà molto presente e che in genere cerchiamo di evitare. Ogni giorno arrivano in mensa circa 600 persone, un numero enorme pensando al motivo per cui vengono. Principalmente gli ospiti della mensa sono extracomunitari venuti in Italia da qualche mese o anche da anni nella speranza di trovare una vita migliore e che spesso scappano da realtà civili complicate.
Mi ha fatto piacere scoprire che la Caritas oltre a offrire il servizio mensa organizza corsi di italiano e di formazione che permettano a queste persone di aver la possibilità di uscire da questa condizione di difficoltà. Oltre al numero di persone mi ha colpito vedere il modo in cui ogni persona reagiva alla situazione e si relazionava con le persone e la struttura: c’era chi reagiva stando in silenzio, chi diventava più scorbutico. Mi è piaciuto vedere che la maggior parte delle persone convivevano pacificamente e qualcuno aveva fatto amicizia e nell’ora di pranzo si riunivano tra loro e chiacchieravano. Anche con i volontari ognuno reagiva a modo proprio: c’era chi pensava che i volontari gli portassero via il cibo ma altri a cui piaceva la loro presenza perchè cercavano di riempire con un sorriso la loro giornata; ma non erano solo gli unici a ricevere, infatti anche loro ci davano molto parlando con noi e condividendo il loro punto di vista, raccontandoci alcuni momenti della loro storia e poi si interessavano anche alla nostra chiedendoci i nostri pareri. E dopo aver parlato ci regalavano il dono più grande, i loro sorrisi che mostravano speranza ma consegnando anche a me la forza di affrontare la giornata. I tanti grazie per la chiaccherata ti fanno sciogliere li davanti a loro, come un “grazie per avermi concesso il tuo prezioso tempo” e “non vi dimenticheremo”.
Aiutare e donare un po’ del proprio tempo agli altri ti insegna e regala molto, ma per farlo non serve attraversare mezza Italia e arrivare fino a Roma, ma basta guardarsi intorno e scopriamo che ci sono molte associazioni/gruppi di volontariato che attendono solo il nostro aiuto.
Sara del Bel Belluz 4ASC
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